L’ultima collezione Haute Couture N°28 di Giambattista Valli ha trasportato gli spettatori in un viaggio onirico tra Parigi e Marrakech, con un forte omaggio alla cultura marocchina. Presentata a Parigi il 28 gennaio 2025, la sfilata è stata un intreccio di sartorialità raffinata e suggestioni berbere, un tributo alla bellezza senza tempo del Marocco, terra d’ispirazione per lo stilista romano.

Un ponte tra Parigi e Marrakech

Giambattista Valli ha descritto questa collezione come un percorso introspettivo, un ritorno al benessere interiore ispirato alla magia di Marrakech. Il richiamo alla città marocchina non è solo estetico, ma anche emotivo: “Quando guardo i giardini di Marrakech, ritrovo un equilibrio interiore”, ha affermato Valli.

Marrakech, con il suo mix di tradizione e modernità, ha sempre affascinato artisti e designer, e Valli ha catturato la sua essenza attraverso tessuti, colori e silhouette che evocano l’anima vibrante del Marocco.

Caftani, gioielli e vento dell’Atlantico

L’Haute Couture N°28 è un’ode alla cultura marocchina, con un’estetica che richiama i caftani regali, i tessuti preziosi e i colori caldi del deserto. Le tonalità dominanti sono il rosso intenso e il sabbia dorato, un chiaro riferimento agli abiti delle donne marocchine e alle sfumature delle mura della Medina.

L’uso di tessuti fluidi e volumi ampi rievoca il vento dell’Atlantico che accarezza Essaouira, mentre gli abiti impreziositi da ricami e gioielli ricordano la tradizione artigianale dei mercati di Marrakech. I dettagli delle creazioni di Valli rivelano una profonda ammirazione per l’artigianato berbero, con decori ispirati ai motivi geometrici e alle antiche tecniche di lavorazione marocchine.

Il Marocco come musa

Valli ha raccontato che il Marocco è una parte essenziale della sua estetica:

Sono sempre stato curioso e aperto alla cultura degli altri. Il Marocco è un luogo che sento dentro di me, con la sua energia vitale, il suo artigianato unico e i mercati pieni di vita

ha dichiarato lo stilista.

Questa connessione si traduce in una collezione che celebra la convivenza di due anime femminili: una essenziale e pura, rappresentata dai caftani minimalisti, e l’altra sontuosa e opulenta, arricchita da gioielli e dettagli preziosi.

Moda senza tempo, come la cultura marocchina

In questa collezione, Valli ha voluto sfidare la moda effimera, riprendendo silhouette delle sue collezioni passate per creare abiti che acquisiscono valore nel tempo, proprio come i manufatti tradizionali marocchini, tramandati di generazione in generazione.

Giambattista Valli, sin dalla giovane età, ha dimostrato un talento eccezionale per la moda, disegnando abiti e collaborando con la sarta di sua nonna per creare vestiti per la sua bambola Barbie. Questa passione lo ha portato a lavorare con il rinomato designer Roberto Capucci, esperienza che ha segnato una svolta nella sua carriera, permettendogli di celebrare le donne attraverso le sue creazioni caratterizzate da colori vibranti. Successivamente, a Parigi, ha collaborato con Emanuel Ungaro, alimentando il sogno di fondare una propria Maison che fungesse da ponte tra le generazioni passate e future nel mondo della moda. Nel 2005, Valli ha lanciato il suo marchio, iniziando con collezioni prêt-à-porter e approdando all’Haute Couture nel 2011. Da allora, la sua Maison è membro ufficiale della Chambre Syndicale de la Haute Couture, rispettando criteri rigorosi come la sede dei laboratori a Parigi, la presentazione di due sfilate annuali e la realizzazione artigianale di tutte le creazioni. Il cuore dell’Haute Couture di Giambattista Valli risiede in un intimo atelier parigino, dove abili couturier danno vita a creazioni meticolosamente realizzate a mano, riflettendo una dedizione all’arte sartoriale e all’esaltazione della bellezza femminile.